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Comprare azioni ENI: come fare trading, previsioni, target price [2021]

Come comprare azioni ENI? Conviene comprare azioni ENI?

Sicuramente conoscerai ENI, colosso italiano nell’esplorazione, lavorazione e distribuzione di petrolio e gas. Forse saprai meno che è una società per azioni quotata in borsa e che quindi, in quanto tale, è anche un interessante asset per il trading online.

Scopo di questa guida completa su comprare azioni Eni, te la faremo conoscere meglio. Oltre ad essere consapevole che il trading su società che si occupano di petrolio e gas implica anche una attenta analisi fondamentale. Giacché questi idrocarburi sono anche soggetti ad altri fattori.

Come quelli geopolitici, l’andamento dell’industria in generale, quello del mercato automobilistico (l’elettrico costituisce una nuova minaccia), ecc.

Molti investitori stanno utilizzando le piattaforme di trading certificate per fare trading sulle azioni. Un esempio su tutti può essere il broker eToro. E' una piattaforma molto utilizzata che offre servizi molto interessanti, come il copy trading che permette di copiare le operazioni dei trader più esperti.

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ENI: chi è

Eni è sicuramente un orgoglio nazionale, ma costituisce anche uno dei tanti misteri della storia della Repubblica italiana.

Eni S.p.A. – inizialmente Ente Nazionale Idrocarburi – è una multinazionale creata dallo Stato italiano nel 1953 sotto la presidenza di Enrico Mattei. Che ne fu presidente fino al 1962, anno della sua morte.

Conviene investire sulle azioni ENI?

Ed è proprio questo il mistero che riguarda la storia di Eni. Mattei, infatti, morì in un incidente aereo mentre tornava dalla Sicilia, un incidente aereo carico di dubbi (non è questa la sede per affrontarli, potrai cercare molto sul web).

Ma, stranamente, Enrico Mattei spingeva molto affinché Eni restasse pubblica, mentre già all’epoca i grandi interessi privati volevano smantellarla. Cosa che poi è avvenuta nel 1992, in un’epoca di grandi dismissioni da parte dello Stato italiano.

L’idea di Enrico Mattei era quello di creare una grande realtà pubblica statale che potesse competere con le altre internazionali. Si parlava infatti di “sette sorelle”.

E forse anche grazie a quegli sforzi che Eni oggi è presente in 66 paesi con quasi 32mila dipendenti, conservando come unico collegamento storico il mitologico simbolo del cane “a sei zampe”.

Ad oggi rientra nella Top 10 tra i gruppi petroliferi mondiale per quanto concerne il volume d’affari.

E’ anche ben posizionata nella classifica mondiale Forbes Global 2000 e Fortune 500.

Tra il 1995 e il 2001 lo Stato italiano ha venduto in cinque fasi parte consistente del capitale azionario. Mantenendone un terzo e preservando il controllo effettivo della società. Nonché poteri speciali da esercitare nel rispetto di criteri prestabiliti. Una situazione di privilegio che rientra nella detenzione della cosiddetta Golden share.

Nel febbraio 2006 rileva Saipem, azienda precedentemente controllata dalla stessa Eni, a sua volta quotata in borsa.

Nel 2007 ha pattuito con il colosso petrolifero russo Gazprom un accordo di scambio. Gazprom ha prolungato le forniture di gas e il permesso di poter vendere il gas nel nostro paese. Mentre Eni ha avuto a sua volta il permesso di sviluppare progetti di ricerca ed estrazione di idrocarburi in Siberia.

Nel maggio 2008 Eni ha annunciato l’acquisizione della maggioranza azionaria della società belga Distrigas S.A. Operativa nell’Europa centrale, ovvero in Belgio, Francia, Germania, Paesi Bassi e Lussemburgo.

L’anno seguente ha acquisito definitivamente la società mediante Opa obbligatoria come da accordi. Assicurandosi un importante fetta di mercato europea. Sebbene nel 2018 abbia deciso di dismettere le attività Gas&Power retail in Belgio.

Nel 2012 le quote statali sono passate dal Tesoro alla Cassa depositi e prestiti, mentre Snam è stata ceduta alla CDP (società in mani pubbliche).

Nel 2015 Eni ha creato la nuova direzione Energy Solutions per la promozione delle energie rinnovabili.

Nel 2018 Eni è l’unico ente non governativo a vantare l’utilizzo del supercalcolatore HPC4 dotandosi di un sistema di calcolo tra i primi dieci al mondo.

E’ quotata sia al New York Stock Exchange (NYSE) che nell’indice FTSE MIB della Borsa di Milano.

Piattaforme per investire in ENI

Ecco i broker consigliati per investire in ENI:

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Eni – Riepilogo

👍 Dati societariMultinazionale italiana del settore Energia
👍 SettoreEnergia, Petrolio
👍 SedeRoma / Milano
💻 QuotazioneBorsa di Milano nell’indice FTSE Mib.
💰Target Price€ 18,06 a 12 mesi
👍 TickerENI
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Eni Dati societari

Ecco i dati societari di Eni più importanti.

Capitale sociale

Il capitale sociale di Eni ammonta a 4.005.358.876 euro ed è rappresentato da 3.605.594.848 azioni ordinarie nominative senza valore nominale.

Azionisti

Gli azionisti di Eni sono 357.468. così ripartiti:

  • Azionista Pubblico 30,334%
  • Investitori Istituzionali 48,290%
  • Investitori Retail20,454%
  • Azioni proprie 0,916%
  • Segnalazioni nominative non disponibili 0,006%

A seguito degli acquisti effettuati fino alla conclusione del programma di acquisto di azioni proprie della Società per il 2019, Eni detiene n. 33.045.197 azioni proprie pari allo 0,92% del capitale sociale.

Azionisti di controllo

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha il controllo di fatto in forza della partecipazione detenuta sia direttamente sia attraverso Cassa Depositi e Prestiti SpA (CDP SpA).

Ecco i tre principali azionisti di controllo:

  • Ministero dell’Economia e delle Finanze: 157.552.137, 4,37%
  • CDP S.p.A.: 936.179.478, 25,96%
  • Norges Bank: 51.386.189, 1,425%

Ripartizione dell’azionariato per area geografica:

  • Italia 57,195%
  • UK e Irlanda 6,197%
  • Altri Stati UE 14,388%
  • USA e Canada 11,004%
  • Resto del mondo 10,294%
  • Azioni proprie 0,916%
  • Segnalazioni nominative non disponibili: 0,006%

Ripartizione dell’azionariato per fascia di possesso:

  • > 10% – 1 azionista, 25,965%
  • 3%-10% – 1 azionista 4,370%
  • 2%-3% – 0 azionista, 0,00%
  • 1%-2% – 8 azionisti, 9,800%
  • 0,5%-1% – 6 azionisti 4,585%
  • 0,3%-0,5% – 17 azionisti 6,561%
  • 0,1%-0,3% – 58 azionisti, 9,577%
  • <=0,1% – 357,376 azionisti, 38,220%
  • Azioni proprie – 1 azionista, 0,916%
  • Segnalazioni nominative non disponibili: 0,006%

Sedi

  • Sede legale – Roma, Piazzale Enrico Mattei, 1, 00144 Roma, Tel: 06 598 21 / Fax: +39 06 598 22141
  • Altre sedi – San Donato Milanese (MI), Piazza Ezio Vanoni, 1 / Via Emilia, 1, 20097 Milano, Tel: 02 520 1

Settore: oltre ad occuparsi da oltre 70 anni di esplorare, estrarre, lavorare e distribuire gas e petrolio, Eni dal 2015 è impegnata nella transizione energetica. E lo fa con azioni concrete per raggiungere la totale decarbonizzazione di prodotti e processi entro il 2050.

Piattaforme CFD per comprare azioni ENI

Il trading CFD e la soluzione migliore per investire in totale sicurezze e convenienza sulle azioni Eni. Vediamo però quali sono i migliori broker per farlo perché in giro ci sono troppe truffe.

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Il broker eToro ha queste caratteristiche principali:

  • Licenze per operare: CySEC, FCA e ASIC
  • Commissioni e spread: contenuti
  • Livello di difficoltà della piattaforma: Easy
  • Servizi principali: Copy trading, Copy portfolios, Social trading, eToroX
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Vediamo cosa offre Capital.com:

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Grafico azioni ENI in tempo reale

Ecco il grafico delle azioni ENI in tempo reale:

Modello di business di ENI

Ufficialmente, il modello di business di Eni è “volto alla creazione di valore di lungo termine attraverso il conseguimento degli obiettivi di redditività e di crescita, l’efficienza e la prevenzione e gestione dei rischi di business”.

Eni, per una più efficace qualità dei suoi investimenti, ha ripartito in questi settori i suoi campi di azione:

  1. finanziario
  2. manifatturiero
  3. intellettuale
  4. naturale
  5. umano
  6. sociale
  7. relazionale

Una classificazione basata sui principi contenuti nel “The International IR Framework” pubblicato dall’International Integrated Reporting Council (IIRC).

Il tutto, ovviamente, perseguendo l’interesse dei suoi stockholder.

Le strategie, i processi decisionali di allocazione delle risorse e la conduzione ordinaria del business (day-by-day operations) sono ispirati al principio cardine della creazione di valore sostenibile per gli azionisti. E più in generale, degli stakeholders, nel rispetto dei Paesi in cui opera e delle persone che vi lavorano.

Eni ha sviluppato e adottato un Modello di Risk Management Integrato (di seguito Modello RMI) che persegue questi obiettivi:

  • conseguire una visione organica e complessiva dei principali rischi aziendali
  • perseguire una maggiore coerenza delle metodologie e degli strumenti a supporto del risk management
  • un rafforzamento della consapevolezza, a tutti i livelli, che un’adeguata valutazione e gestione dei rischi può incidere sul raggiungimento degli obiettivi e sul valore dell’azienda

Eni, nelle vesti di prima Società italiana per capitalizzazione, è impegnata a realizzare un sistema di Corporate Governance ispirato a criteri di eccellenza nel confronto aperto con il mercato.

Ripone quindi la massima attenzione nella comunicazione con i propri stakeholder – tenendo conto delle esigenze da essi manifestate e assicurando un impegno costante per l’effettivo esercizio dei diritti degli azionisti – nello sviluppo di un dialogo aperto che favorisca la reciproca comprensione.

Da alcuni anni, il Core business di Eni è impegnato anche nella transizione energetica, impegnandosi attivamente per la diffusione delle energie rinnovabili.

Un must aziendale ormai, sia per conclamate necessità fisiologiche del nostro paese, sia per dare un volto più accattivante al proprio brand.

Dividendi azioni ENI

Il 12 maggio 2021, l’assemblea degli azionisti di Eni ha deliberato l’approvazione del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2020, chiusosi con un utile di 1.606.976.739,49 euro. Attribuendo un dividendo di 0,24 euro per ciascuna azione, a saldo dell’acconto sul dividendo dell’esercizio 2020 di 0,12 euro per azione. Il dividendo relativo all’esercizio 2020 risulta così di 0,36 euro per azione.

I soci hanno poi approvato l’eventuale utilizzo della/e riserva/e disponibile/i di Eni S.p.A. ai fini della distribuzione, in tutto o in parte, dell’acconto dividendo per l’esercizio 2021.

Ci sono anche state delle nomine:

  • Sindaco effettivo: Marcella Caradonna
  • Sindaco supplente: Roberto Maglio

Conviene investire in ENI oggi?

Diciamocela tutta: le azioni ENI non solo di quelle che registrano una grande volatilità. Pertanto sono sconsigliate a chi cerca di inserire nel proprio portafoglio un titolo del genere, come possono essere le criptovalute o alcuni titoli tecnologici.

Le azioni Eni sono abbastanza stabili, facendo registrare cambiamenti significativi solo sul lungo periodo. Infatti, prima del Covid-19, hanno viaggiato tra il 2018 e il 2019 in un range compreso tra i 13 e i 15 euro e prima di questo periodo e dopo il crollo dovuto allo scandalo subprime, viaggiavano tra i 16 e i 18 euro.

Il titolo si è comunque ripreso dalla batosta Pandemica, essendo crollato intorno ai 6,50, quindi praticamente dimezzato e a metà 2021 viaggia intorno ai 10 euro.

Quindi si sta lentamente riprendendo, complice la solidità della società da un lato e la ripresa industriale e della circolazione automobilistica dall’altra.

Certo, le sfide future sono ardue. Il petrolio viene sempre più denigrato, tanto che la stessa società sta cercando di costruirsi un profilo green. Inoltre, non manca la concorrenza e gli stessi idrocarburi che tratta sono comunque spesso allocati in paesi turbolenti. E anche ciò può incidere sul prezzo.

Quindi puoi comunque puntare su Eni se cerchi un titolo stabile, da controbilanciare ad altri più volatili. Dando sempre un’occhiata a cosa accade nel mondo, con l’analisi fondamentale. Oltre ovviamente a quella tecnica per l’analisi dei grafici del titolo.

Per approfondimenti puoi consultare la nostra guida su come comprare petrolio, o leggere come si fa per investire in ETF sul petrolio, dei fondi passivi molto interessanti.

Domande frequenti sulle azioni ENI

Chi è ENI?

E’ il colosso dell’energia italiano, nato negli anni ‘50 e ha mantenuto il suo status di ente pubblico ancora oggi. Sebbene lo stato abbia ridotto di molto la sua partecipazione azionaria, mantenendo comunque la Golden share.

Conviene investire sulle azioni ENI?

Come tutti gli operatori del settore energetico, anche ENI ha subito una severa batosta dall’esplosione della Pandemia Covid-19.

Tuttavia, il titolo si sta riprendendo grazie alle basi solide da un lato e al rilancio dell’economia dall’altro. Inoltre, la multinazionale sta cercando di investire nell’energia green, ormai inevitabile.

Quali sono i migliori broker per investire sulle azioni ENI?

Puoi provare eToro e OBRinvest, che offrono strumenti molto efficaci per investire in azioni.

Comprare azioni ENI

Conclusioni

Eni S.p.A. – acronimo di Ente Nazionale Idrocarburi – è una multinazionale creata dallo Stato italiano nel 1953 sotto la presidenza di Enrico Mattei. Che ne fu presidente fino al 1962, anno della sua ancora oggi misteriosa morte.

Eni oggi è presente in 66 paesi con quasi 32mila dipendenti, conservando come unico collegamento storico il mitologico simbolo del cane “a sei zampe”.

Ad oggi rientra nella Top 10 tra i gruppi petroliferi mondiale per quanto concerne il volume d’affari. Lo stato ha mantenuto la Golden share.

Le azioni ENI si stanno riprendendo dalla batosta del Covid-19 e puoi convenire se cerchi un titolo stabile.

Puoi provare a comprare azioni ENI sui principali broker CFD che permettono di comprare azioni in totale sicurezza.

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