HomeCriptovaluteComprare (e vendere) Ethereum: cos’è, come funziona e dove comprarlo

Comprare (e vendere) Ethereum: cos’è, come funziona e dove comprarlo [2020]

Cos’è Ethereum? Come funziona Ethereum? Dove comprare Ethereum?

Ethereum può essere considerata la principale rivale del Bitcoin. Anche se tra le due criptovalute ci sia da sempre un abisso in termini di valore.

Ethereum va però oltre il concetto di criptovaluta. Dato che il suo giovanissimo fondatore, il russo naturalizzato canadese Vitalik Buterin, voleva proprio creare un ecosistema alternativo a quello tradizionale. Dove ci fossero uguali diritti e possibilità, e il sistema fosse decentralizzato e non accentrato nelle mani di pochi poteri (alias governo centrale e banche).

Infatti, Ethereum è un ecosistema basato sugli smart contract. Definiti contratti intelligenti nella traduzione, anche se qualcuno opina ciò in quanto gli smart contract hanno pur sempre dei limiti (per esempio, non prevedono modifiche in corsa e sono poco flessibili ai cambiamenti delle condizioni nel tempo).

Ethereum è stato anche oggetto di una importante Fork, che ha dato vita ad Ethereum Classic. Il cui nome deriva dal fatto che una parte del team di sviluppatori si rifiutava di avallare certe novità.

Già dalla sua nascita, in realtà, Ethereum è stato oggetto di contendere tra chi voleva un progetto Open source gratuito e chi una piattaforma di tipo business. Alla fine, hanno vinto i primi, tra cui appunto Buterin.

Vitalik Buterin è un vero enfant prodige delle criptovalute, dato che già a 17 anni aveva co-fondato una rivista dedicata al Bitcoin. Mentre a 19 anni aveva già gettato le basi per la nascita di Ethereum. Trovando poi un paio di anni dopo i fondi tramite ICO (Initial coin offering, simile alla IPO per le azioni).

Ethereum è anche sopravvissuta ad un paio di pesanti attacchi Hacker, che sono stati utili per consolidare comunque il progetto.

Detto ciò, vediamo meglio cos’è, come funziona e come comprare Ethereum.

Oggi la potenza dei CFD permette di fare trading sulle criptovalute in modo semplice. La scelta della piattaforma di trading si rivela dunque fondamentale. Per fare un esempio utilizzando piattaforme come eToro (trovi qui il sito ufficiale) è possibile operare sulle principali criptovalute. Inoltre è possibile anche copiare dai migliori trader.

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Ethereum cos’è

Cos’è Ethereum? Ethereum è la seconda più grande criptovaluta per capitalizzazione di mercato. Ma va ben oltre il concetto di criptovaluta, come spiegato sinteticamente nell’incipit.

Infatti, si basa anche su una piattaforma blockchain che offre un autentico eco-sistema alternativo, basato sugli smart contract. Mentre la criptovaluta utilizzata per le transazioni sulla piattaforma si chiama Ether.

La piattaforma è di tipo open source, dato che usa una tecnologia blockchain al fine di creare ed eseguire applicazioni digitali decentralizzate. Chiamate in gergo “dapps”. Utili per gli utenti al fine di stipulare accordi e condurre transazioni direttamente tra loro per acquistare, vendere e scambiare beni e servizi. Il tutto senza intermediari.

Qualche esempio? Si pensi alla possibilità di aggirare le banche per trasferire denaro, saltare l’utilizzo di un avvocato per redigere un contratto di vendita e lanciare il proprio sito di raccolta fondi per il crowdsale di progetti, anziché passare attraverso un sito Internet di crowdfunding. Giusto per citare alcuni vantaggi.

Ethereum opera tramite una rete globale di computer che lavorano insieme come un supercomputer. La rete assembla ed esegue contratti intelligenti, applicazioni che sono, in teoria, indipendenti da qualsiasi interferenza o censura di terze parti, poiché la blockchain è resistente alle manomissioni.

I contratti intelligenti vengono eseguiti esattamente come programmato, riducendo notevolmente il rischio di frode e si eseguono automaticamente, come una macchina automatica o un distributore automatico che esegue i termini del contratto in modo digitale. Una volta che determinate condizioni sono state soddisfatte, come il trasferimento di un pagamento, la merce viene trasportata o resa accessibile all’acquirente.

La differenza tra ethereum e Internet è che tutti questi accordi e tutti i dati delle parti in causa, vengono archiviati in singoli registri blockchain. Quindi non in un magazzino centrale come Google – Get Report cloud o Facebook.

In questo modo, è improbabile che venga compromesso da una violazione dei dati. L’utente ha il pieno controllo dei propri dati.

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Ethereum origini

Ethereum è stata fondata dal 19enne russo-canadese Vitalik Buterin. Il cui intento iniziale era quello di prendere la tecnologia che alimentava la valuta digitale di Bitcoin e usarla per democratizzare qualsiasi cosa. Dalle organizzazioni agli affari passando per le valute.

E persino consentire agli utenti di creare “il proprio paese con una costituzione immutabile”, mettendo il processo decisionale e il potere di creare qualsiasi cosa e il controllo economico, nelle mani degli individui. Sottraendolo così alle banche centrali, alle società finanziarie e agli intermediari che governano il mondo.

Vitalik Buterin nel 2013 ha pubblicato un white paper che delinea le sue idee per Ethereum e gli è stato conferito il prestigioso Thiel Fellowship per il suo lavoro, insieme a un premio di $ 100.000.

Le sue idee hanno attirato altri sviluppatori come il co-fondatore Dr. Gavin Wood e Joseph Lubin (quest’ultimo tra gli indiziati su chi fosse realmente Satoshi Nakamoto), che si sono uniti a lui nel lancio di una campagna di crowdfunding nel luglio 2014.

Ethereum ha raccolto 18 milioni di dollari in una crowdsale che ha avuto il maggior successo del suo tempo. La sua prima piattaforma, Frontier, è stata lanciata nel luglio 2015.

Ethereum come funziona

Come funziona Ethereum? Basato sulla tecnologia blockchain, Ethereum consiste in una serie di record pubblici crittografici o protetti collegati tra loro. Difficili da modificare perché sono contrassegnati con i dati dell’utente, l’ora e la data e le modifiche che devono essere approvate da tutti gli utenti.

Chiunque può creare un contratto finanziario o tenere registri di debito o proprietà. Eliminando così l’uso di un registratore esterno o di un ufficiale fiduciario.

Sono chiamate transazioni “senza fiducia” perché eliminano la necessità di fidarsi della controparte della transazione poiché il contratto si autoadempie.

A causa delle sue ampie dimensioni e portata, il problema tecnico principale di ethereum è stato la velocità e l’archiviazione. Ha operato a poche transazioni al secondo, con altre piattaforme crytpo in grado di eseguirne centinaia. Gli utenti si sono lamentati dei colli di bottiglia e delle spese per l’utilizzo della piattaforma.

Un importante novità che ha ovviato a questo problema è stato l’aggiornamento definito “ethereum 1x”, implementato a gennaio 2019, il quale include modifiche per aiutare a rallentare la crescita della blockchain di Ethereum.

Per qualsiasi modifica da apportare alla piattaforma, ci deve essere un consenso distribuito tra il software utenti.

Dovrebbe anche arrivare l’aggiornamento “Serenity”, molto atteso in quanto dovrebbe migliorare ulteriormente il funzionamento di Ethereum. Il suo lancio è previsto entro il 2020, ma il rischio è che anche in questo caso il Covid-19 possa provocare rallentamenti.

Ethereum è illegale?

Ether è stata perseguitata da preoccupazioni normative per un po’ di tempo, in quanto i funzionari della Securities and Exchange Commission hanno sollevato dubbi sul fatto che Ethereum debba essere regolamentato come titolo. Un’altra nuvola oscura che incombe su tutte le criptovalute è stata l’indagine della SEC in corso e le indagini del Dipartimento di Giustizia su bitcoin e altre criptovalute.

Lo stesso Presidente Donald Trump ha spesso tuonato a mezzo Twitter contro le criptovalute, definendole praticamente una truffa.

L’altcoin ha subito un duro colpo quando Gary Gensler, ex presidente della Commodities Futures Trading Commission (CFTC), ha affermato che “c’è un forte motivo per cui uno o entrambi [Ethereum e Ripple] sono titoli non conformi”.

La parola “non conforme” ha sollevato preoccupazioni che solo gli agenti di cambio registrati sarebbero in grado di trattare in ether. A quel tempo, il rapporto fece precipitare Ethereum.

Nonostante abbia avuto una spinta a giugno quando il direttore della finanza aziendale della SEC William Hinman ha affermato che Ether e la rete Ethereum non sono transazioni di titoli, i regolatori devono ancora implementare regolamenti formali per la criptovaluta.

Sebbene la CFTC abbia affermato di ritenere il bitcoin una merce, il futuro delle criptovalute rimane ancora avvolto dall’incertezza con le molteplici indagini.

Oltre alle pressioni dei regolatori, il flusso costante di critiche da parte di banche, intermediari ed economisti ha contribuito alla caduta delle criptovalute quest’anno.

A giugno, ad esempio, la Banca dei regolamenti internazionali – che è composta da 60 banche centrali che hanno molto da perdere se le criptovalute assumessero il ruolo di valuta fiat – ha pubblicato un rapporto aspro sulle “carenze” delle criptovalute. Dicendo che non siano scalabili, non hanno un valore abbastanza stabile e non c’è abbastanza fiducia nella finalità dei pagamenti delle criptovalute per sostituire il denaro.

La BRI ha criticato il colosso che consuma energia che è il mining di criptovalute, dicendo che man mano che i registri crescono di dimensioni, non saranno in grado di elaborare le transazioni anche con le strutture più potenti.

Altri hanno ipotizzato che le criptovalute non saranno in grado di competere con le criptovalute USD o EUR una volta che le banche centrali decidono di emettere le proprie monete digitali. Questi argomenti sembrano ignorare l’aspetto del decentramento della criptovaluta che i suoi sostenitori prediligono, così come la privacy e l’anonimato che la crittografia fornisce.

Le critiche di BIS potrebbero essere basate su una visione troppo semplificata della tecnologia che non tiene conto del fatto che Ether e altre grandi criptovalute hanno piattaforme open source in continua evoluzione. Con sviluppatori di tutto il mondo che vogliono che funzioni e hanno qualcosa da guadagnare risolvendone i problemi.

L’ostacolo principale delle criptovalute è che è di difficile accesso per la persona media. Quindi fino a quando non diventa più ampiamente accessibile, lotterà con percezioni errate.

Come comprare Ethereum

Le strade principali per comprare Ethereum, e così non finire nelle mani di piattaforme truffa, sono due: gli Exchange e i Broker.

Per quanto riguarda gli Exchange, come dice il nome stesso, si tratta di una sorta di uffici di cambio però virtuali. Come quelli che troviamo negli aeroporti o nelle principali città, per cambiare valute.

Infatti, su queste piattaforme è possibile cambiare una criptovaluta con altre criptovalute che essa mette a disposizione. Oppure, una criptovaluta con le cosiddette valute FIAT. Ossia quelle valute aventi corso legale negli Stati (Euro, USD, GBP, Yen, ecc.).

Ogni Exchange offre proprie tariffe ed un elenco di criptovalute più o meno lungo. Alcuni prevedono anche proprie piattaforme di trading online, e qualcuno perfino una propria criptovaluta, come Binance (Binance Coin).

Occorre però anche ricordare che gli Exchange non sono obbligati ad avere una licenza per operare e che sono sovente vittime di attacchi Hacker. Taluni talmente pesanti da far crollare il prezzo delle criptovalute rubate o che hanno decretato la fine dell’Exchange attaccato.

Il consiglio che diamo sempre è quello di trasferire il prima possibile le cripto detenute nel wallet verso wallet “freddi”. Come quelli cartacei, S-Pen o software su Pc. Così da ripararsi da attacchi Hacker.

La seconda via è quella dei Broker, che consentono l’acquisto di criptovalute tramite CFD. Acronimo di Contract for difference.

Si tratta di contratti che permettono di investire su una pluralità di asset di varia natura, sia al rialzo che al ribasso.

I CFD sono contratti derivati, poiché il loro valore riflette quello di un asset sottostante.

Alla fine dell’articolo suggeriamo alcuni dei Broker più convenienti per fare trading su Ethereum.

Conviene comprare Ethereum?

Tutti i trader vorrebbero sapere in anticipo se conviene o meno comprare un determinato asset sul quale hanno posto la propria attenzione.

Nel caso di Ethereum, stiamo parlando di una criptovaluta considerata l’alter ego di Bitcoin. Con un progetto molto solido, un progetto Open source che si evolve continuamente per migliorarsi e superare i propri limiti.

Inoltre, abbiamo visto che Ethereum non è solo una semplice criptovaluta. Ma un autentico ecosistema, basato sugli smart contract. Come detto, contratti che aggirano tanti cavilli burocratici e intermediari, che non fanno altro che aumentare i costi e rallentare le operazioni. In quanto è la stessa comunità che fa da garante per la sua esecuzione.

Quotazione Ethereum in tempo reale

Per quanto riguarda il prezzo di Ethereum, al momento della scrittura Ethereum ha un valore di 386,96 USD. Quasi il quadruplo rispetto alle “inseguitrici” ma quasi 40 volte in meno la sempre irraggiungibile Bitcoin. Si pone comunque seconda per capitalizzazione di mercato, con 43.493.990.983 USD. Quasi un quinto di Bitcoin, ma oltre un terzo rispetto alla terza Tether.

Una situazione che Ethereum ha da parecchio. Nettamente distante sia dalla prima che dalla terza. Ma questa non è tanto una gara automobilistica. Ogni criptovaluta ha delle proprie caratteristiche, soddisfa un determinato mercato e vive momenti di gloria o crolli.

Il prezzo di Ethereum, tra l’altro, segue da sempre fedelmente, seppur a debita distanza, quello del Bitcoin.

Le criptovalute hanno un prezzo altamente volatile, quindi non bisogna farsi prendere da facili entusiasmi in caso di rally.

Come investire in Ethereum con eToro

Il Broker eToro (clicca qui per saperne di più) offre, al momento della scrittura, ben 16 criptovalute. Tra le quali, appunto, Ethereum. Inoltre, ha di recente lanciato un wallet chiamato eToroX.

Ethereum ha ottenuto la licenza della cipriota CySEC, della britannica FCA e dell’australiana ASIC. Non prevede commissioni sullo spread e offre un solo account. Con un deposito minimo di 200 euro.

Se non siete avvezzi di criptovalute, potete contare sul copy trading. Grazie al quale potete copiare cosa fanno i trader più esperti.

Inoltre, potete scambiarvi opinioni e suggerimenti sulle criptovalute sul Social trading.

Infine, troverete il CryptoCopyFund per investire su più criptovalute, già riunite in un solo fondo.

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Oltre alla licenza, la serietà del Broker Plus500 si evince dal fatto che sia sponsor di una squadra di calcio rinomata quale l’Atletico Madrid dal 2015. Inoltre, da agosto 2020 è anche sponsor di una società italiana: la bergamasca Atalanta.

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Se è vero che Plus500 conta un solo account, esso prevede “solo” 100 euro di deposito minimo.

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