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Vivere di trading: guida completa

E’ possibile vivere di trading? Come vivere di trading?

Vivere di trading è il sogno di molto. E’ come quando una volta si diceva “vivere di rendita”. Ossia vivere grazie a redditi che non siano derivanti dal lavoro (dipendente o autonomo che sia), ma grazie a proprietà che fruttano entrate in modo automatico. Come per esempio immobili, terre, avere “il sangue blu” come i monarchici, ecc.

Il sogno di vivere di trading è insorto in molti soprattutto dal 2017. Quando il Bitcoin ha fatto parlare di sé sfiorando i 20mila dollari di prezzo. Spingendo così a parlarne anche ai media mainstream, facendo arrivare dunque notizie di questo asset prima roba solo per Nerd o trader col fiuto per gli affari.

Ciò ha spinto le masse ad interessarsi di criptovalute e di trading online. Ma anche, molti a mettere in piedi delle truffe per approfittare di questo vento. E della voglia di tanti ignoranti della materia di arricchirsi senza troppi sforzi e conoscenze in materia.

Il trading però è una cosa seria. Implica formazione sia teorica che pratica prima di mettersi ad investire sui mercati finanziari. E il fatto che sia facile farlo perché esistono delle piattaforme, non significa che poi sia anche facile guadagnare.

Lo scopo di questo articolo è proprio quello di farvi aprire gli occhi sul trading online. Le sue lusinghe pericolose, le sue insidie. Suggerendo verso la fine quali sono i migliori Broker per vivere di trading.

Una delle scelte migliori per fare trading online è quella di utilizzare la piattaforma di eToro. Si tratta di un broker regolamentato che offre vari servizi ai suoi iscritti come il copy trading che permette di copiare dai migliori traders in modo da partire subito.

Per saperne di più sul broker eToro cliccate qui per visitare il sito ufficiale

Vivere di trading: come fare

Rispondiamo subito alla domanda più formulata in merito. Come fare per vivere di trading?

Innanzitutto, come quando vogliamo comprare qualcosa di nuovo (una auto, una casa ad uso prima abitazione o per le vacanze estive o invernali, un capo di abbigliamento, ecc.) dobbiamo chiederci se ce lo possiamo permettere.

Dobbiamo farci due conti in tasca e capire se abbiamo del denaro in più da poter investire. Un surplus che possiamo permetterci di perdere. Che non andrà ad inficiare sulle nostre esigenze primarie, come può essere lo studio dei nostri figli, pagare le bollette, acquistare il cibo, pagare l’affitto o il mutuo, ripianare dei debiti pregressi, ecc.

Parlando sempre con esempi, è come chi entra in un Bingo o si siede davanti ad una slot machine sperando che la fortuna finalmente giri. Ed una vincita fortunata gli consenta finalmente una svolta. Di tirarlo fuori dai suoi guai finanziari. Per poi uscire da una sala o da un bar ancora peggio di prima.

Pensiamo anche a quanti si sono rovinati giocando a Poker o a biliardo, finendo letteralmente sul lastrico.

Del resto, il trading online ha una altissima probabilità di subire perdite. Anzi, il rischio fa parte del gioco, è inevitabile. E l’unico modo per mitigarlo è prepararsi tanto, oltre che ad investire molto diversificando il proprio portafoglio titoli.

Vivere di trading: cose da capire

Oltre però alla valutazione delle proprie reali possibilità economiche, dobbiamo anche affidarci a piattaforme serie ed affidabili. Oltre che formarci nel migliore dei modi, sia dal punto di vista teorico che pratico.

Ciò ci consentirà di riconoscere subito le truffe, capire quali strategie applicare, puntare su un Broker che fa i nostri stessi interessi perché esso stesso guadagnerà dal nostro trading.

Come? Tramite lo spread che impone sui trade (le nostre puntate) e tramite le commissioni che prevede su ogni servizio che offre.

Nei prossimi paragrafi vediamo sia come scegliere i migliori Broker, sia come formarsi per vivere di trading.

Vivere di trading: la formazione

Abbiamo detto che la formazione nel trading è molto importante. Possiamo sia scegliere i libri in formato manuale cartaceo, scritti da esperti del settore, analisti, trader di successo. Oppure tramite il materiale formativo che i Broker stessi mettono a disposizione.

Possiamo anche formarci tramite il materiale che i Broker stessi a cui ci iscriviamo mettono a disposizione. Per esempio, possiamo scaricare delle guide in formato digitale (eBook). Possiamo seguire dei seminari virtuali in diretta (i Webinar). Possiamo seguire dei video on demand presenti sulla piattaforma stessa e fruibili quando si vuole.

Ad esempio il broker OBRinvest spiega passo passo come iniziare a investire partendo da zero e ed i suoi corsi sono molto apprezzati.

I Broker possono poi anche organizzare degli incontri dal vivo, richiamando come relatori degli esperti del settore. Si tratta in genere di convegni o seminari che possono durare uno o più giorni, che si svolgono nelle principali città italiane (solitamente a Milano per il Nord, Roma per il centro e Napoli per il Sud).

Ma oltre alla teoria, è importante anche la pratica. Proprio come quando si impara a guidare. E qui subentra il Conto demo, che crea un ambiente di trading come quello reale, ma fatto con soldi virtuali.

In questo modo, possiamo prendere confidenza col trading online senza rischiare i propri capitali reali. Possiamo capire se il trading fa per noi, se il Broker scelto è valido o meno. E così via.

Il Conto demo solitamente prevede che sia messo a disposizione una somma di denaro limite, mentre la durata è illimitata (raramente è concesso solo per qualche mese).

Sebbene il denaro sia virtuale, il Conto demo non va preso come un gioco. Ma va praticato seriamente, simulando proprio che si stia facendo sul serio.

Certo, qualche azzardo ce lo possiamo permettere, ma non deve essere la norma. Altrimenti rischiamo di non imparare niente e fare gli stessi errori quando passeremo al trading reale. In tal caso, le perdite saranno reali.

Tornando alla metafora della scuola guida, è come quando ci abituiamo a guidare con l’insegnante di fianco che ha anche lui i pedali e frena per noi quando serve. Quando poi saremo da soli, non ci sarà nessuno a frenare al posto nostro.

Migliori broker per il trading online

BROKER
CARATTERISTICHEVANTAGGI
Copy trading
66% dei trader perde soldi
Commissioni basseISCRIVITI
Conto demo illimitatoIntelligenza artificiale ISCRIVITI
Conto demo gratuitoWebinar e gruppo WhatsappISCRIVITI
Social tradingCFD su vari assetISCRIVITI
Servizio CFDConto demo gratisISCRIVITI
CFD e commissioni convenientiPiattaforma regolataISCRIVITI
CFDs sono strumenti finanziari complessi e comportano un alto rischio di perdita di denaro rapidamente a causa della leva. Tra il 74-89% dei trader retail perdono soldi facendo trading CFD. Prima di fare trading cerca di capire come funzionano i CFD ed i rischi che comportano.

Vivere di trading: la scelta del broker

Abbiamo detto che anche scegliere un Broker serva per vivere di rendita. Vediamo di seguito le caratteristiche da prendere in considerazione.

Licenza per operare

Questo è l’aspetto più importante, poiché affidarsi ad un Broker che abbia regolare licenza per operare vi mette al riparo dalle truffe.

Un Broker con licenza è un Broker che deve ottemperare ad una serie di obblighi. Come:

  • accantonare i fondi in caso di bancarotta o attacchi Hacker
  • tutelare i dati sensibili del trader
  • evitare il marketing aggressivo per invogliare ad iscriversi o a tradare, come tramite Bonus o telefonate dirette
  • non basarsi sullo Schema piramidale, detto anche Schema Ponzi (dal nome dell’italiano che lo ideò mentre era negli Usa). Cioè su un guadagno artificioso, raggiunto solo portando altre persone ad iscriversi
  • ecc.

In Europa, la licenza considerata più importante è quella rilasciata dalla CySEC, acronimo di Cyprus Securities and Exchange Commission.

La CySEC ha sede a Cipro ed è nata nel 2000. Tuttavia, ha assunto importanza da quando il paese mediterraneo ha deciso di entrare nell’Unione europea il Primo maggio 2004. Mentre fino ad allora era un Paradiso fiscale.

La CySEC è una licenza preferita dai Broker principali, in quanto, pur attenendosi alle direttive dell’Ue (promulgate a mezzo ESMA tramite i MiFID), non pretende regole stringenti ad essi come la FCA britannica o la BaFin tedesca.

La FCA – acronimo di Financial Conduct Authority – è comunque un’altra licenza molto importante, in quanto rilasciata in Gran Bretagna anche alle società quotate sulla prestigiosa London Stock Exchange, la Borsa di Londra.

La FCA è stata oggetto di una riforma nel 2013, che ha accorpato la già presente Fca con la FSA – Financial Services Authority.

In Italia abbiamo invece la Consob – acronimo di Commissione nazionale per le società e la Borsa – istituito il 7 giugno 1974 come organismo di vigilanza sui mercati finanziari, per sottrarre questo compito alla politica. Dato che prima veniva eseguito dallo stesso Ministero dell’economia e delle Finanze.

Tramite delibera, la Consob aggiorna i Broker che possono o meno operare in Italia.

Altri organismi di vigilanza importanti a livello mondiale sono l’americana SEC, la Giapponese FSA, l’australiana ASIC, la cinese China Securities Regulatory Commission, e così via.

Attenzione che alcuni broker vantano di avere la propria sede in un paese europeo, negli Usa, ecc. e non in un Paradiso fiscale. Tuttavia, ciò non vuol dire nulla. Occorre anche che abbiano una licenza, altrimenti, potrebbe significare che hanno una sede fittizia per esempio a Milano, Londra o New York ma poi portano i capitali alle Bahamas o simili.

Conto demo

Ne abbiamo già parlato in precedenza. Il Conto demo è ormai un servizio imprescindibile per essere considerati un buon broker.

Ad esempio ottimo è il conto demo fornito da Plus500 che si può utilizzare in maniera illimitata e gratuita, basta iscriversi.

Materiale formativo

Anche qui rimandiamo al discorso fatto in precedenza. Non per niente il miglior corso di trading rimane quello fornito da OBRinvest.

Spread e commissioni

Lo Spread e le commissioni rappresentano i costi che il Broker ci farà pagare per i suoi servizi. Sono voci ineludibili, quindi resta importante scegliere Broker con condizioni di mercato favorevoli.

Lo spread sul trading è a percentuale che il Broker preleva da ogni nostra vincita. Le commissioni sono invece quei costi fissi o variabili sui servizi che il Broker ci mette a disposizione.

Un Broker conveniente, generalmente, viene definito spread-only. Poiché sul trading prevede solo lo spread.

Leva finanziaria

La Leva finanziaria è uno strumento che permette di moltiplicare i profitti rispetto a quanto abbiamo investito realmente.

Tuttavia, la Leva finanziaria viene anche definita una “arma a doppio taglio”, poiché, proprio come è capace di moltiplicare i profitti, è in grado anche di moltiplicare le perdite.

Proprio per tutelare i trader retails (ossia coloro che investono cifre limitate), l’Esma ha stabilito tramite MiFID II una leva finanziaria massima di 1:30. La quale scende a 1:2 per le criptovalute.

Segnali di trading

I segnali di trading sono suggerimenti su quali posizioni prendere, elaborati da esperti del settore. Possono essere inviati via sms, mail o telefonata. A seconda di quanto prevede il Broker e cosa sceglie il trader.

I segnali di trading sono frutto di analisi fondamentale e tecnica e non vanno confusi con quelli propinati dalle truffe. Che parlano di software infallibili.

Attualmente il  miglior servizio di segnali è quello offerto dal broker OBRinvest.

Grafici

I grafici consentono di analizzare l’andamento di un asset in un determinato lasso di tempo scelto, mediante proiezione grafica.

La timeline è selezionabile va da un minuto a vari anni. Dipende anche se vogliamo investire long, short, intraday, swing, ecc.

Asset

Un broker deve dare al trader che si iscrive la possibilità di investire su asset diversi, al fine di diversificare il proprio portafoglio titoli.

Questi sono i principali asset da scegliere:

  • Valute Forex
  • Azioni
  • Indici azionari
  • Materie prime
  • Criptovalute

Di seguito vedremo meglio su quali conviene investire.

Assistenza clienti

Come ogni servizio online, il broker deve garantire una assistenza clienti adeguata. Pronta a rispondere in tempi rapidi e risolutivi alle esigenze del trader.

Quindi, deve prevedere anche la lingua madre del trader, deve essere H24 e 7 giorni su 7 (visto che i mercati non dormono mai, dato che si può investire sulle Borse di tutto il Mondo, che hanno fusi orari diversi).

Inoltre, l’assistenza clienti deve essere raggiungibile in più modi. Scrivendo una mail, tramite una Live chat integrata al sito, mediante il tradizionale telefono, compilando un Form, ecc.

App

Le applicazioni per smartphone e tablet, nonché per iOS e Android, sono un altro aspetto irrinunciabile per un sito. Dato che sempre più gli utenti fruiscono dei servizi da device mobili e non su Pc fissi.

E così, anche un Broker deve garantire una app ben fatta. Al fine di poter operare sui mercati finanziari ovunque ci si trovi, controllare l’andamento degli asset su cui si è investito, effettuare prelievi o depositi, ecc.

Tuttavia, gli esperti consigliano di usare le app solo per controllare l’andamento degli asset ma non di iniziare un trading. In quanto, i device psicologicamente non danno quel contesto di lavoro professionale come può essere un Pc.

Take profit e stop loss

I Take profit e gli stop loss permettono ad un trader di controllare il trading online senza dover restare per tutto il tempo davanti ad un pc. O per aggirare gli errori scaturiti dall’emotività.

Come lasciano intendere i loro rispettivi nomi, il take profit consente di incassare un profitto appena il trade raggiunge il livello di prezzo che abbiamo prestabilito.

Di contro, lo stop loss fa sì che il trade venga chiuso quando esso scende su un certo livello di prezzo.

Così eviteremo di incassare un profitto minore attendendo che il rally continui o di incassare una perdita maggiore attendendo vanamente una conversione del trend.

CFD

Acronimo di Contract for difference, si chiamano così poiché il profitto che scaturisce deriva dalla differenza tra il prezzo che l’asset aveva quando abbiamo sottoscritto il contratto è il prezzo che ha quando il contratto è scaduto.

Ciò significa che possiamo anche incassare una perdita.

I CFD hanno diversi vantaggi, poiché permettono di sfruttare la succitata leva finanziaria e di investire su tutti i tipi di asset principali.

Su quali asset investire per vivere di trading

Per vivere di trading dobbiamo anche selezionare degli asset che faranno parte del nostro portafoglio. E gli esperti consigliano di perseguire la cosiddetta diversificazione, cioè di possedere quanti più asset diversi possibili cosicché un asset in perdita possa essere controbilanciato da un asset in profitto.

Gli asset possono essere anche correlati tra loro, in modo diretto o indiretto (o inverso).

Nel primo caso, se il prezzo di un asset sale, salirà anche quello dell’asset correlato. Viceversa, se il valore dell’asset scende, allora l’altro salirà.

Due asset correlati in modo diretto sono per esempio il Dollaro e il petrolio WTI, dato che quest’ultimo viene dagli Usa. Nel secondo caso, se il mercato finanziario è in discesa nel suo complesso, allora potrebbe salire quello dell’oro essendo un proverbiale bene rifugio.

Abbiamo prima elencato brevemente gli asset principali sui mercati finanziari.

Ogni asset risponde a proprie dinamiche e fattori influenti. Quindi le azioni di una società saranno influenzati da fattori come il lancio di un nuovo prodotto, la recessione economica, la situazione generale del settore di cui fa parte, la situazione della concorrenza.

Rappresentano le quote che una società o un gruppo societario decide di rendere pubbliche su una Borsa valori. Il loro primo lancio si chiama IPO.

Il Forex, che si basa sui cambi tra valute, dipenderà invece dalla situazione economica degli Stati che emettono le valute. Dal Pil, il debito pubblico, i dati sull’occupazione. I cambi del Forex si dividono in Major, principali o esotici a seconda della loro importanza, volatilità, ecc.

Le criptovalute sono gli asset di ultima generazione, delle quai abbiamo accennato nell’incipit. Sono difficili da prevedere e caratterizzate da una alta volatilità.

Le materie prime si dividono in Hard o soft. Le prime sono quelle che si trovano nel sottosuolo. Quindi petrolio, gas, metalli preziosi. Le seconde sono invece reperibili in superficie, quindi parliamo di prodotti agricoli, allevamento, ecc.

Le materie prime sono influenzate da aspetti climatici, dinamiche sindacali, dalle abitudini alimentari della società, dalle scoperte scientifiche, ecc.

Gli indici azionari sono invece indici il cui valore deriva dalla media ponderata degli asset in essi inclusi. Possono incorporare le migliori società di un settore, di uno Stato.

Gli indici azionari sono utili per gli analisti in quanto offrono un ottimo indicatore sullo stato di salute di un determinato settore merceologico o di uno Stato.

Sono rinnovati del loro contenuto con cadenza annuale da un gruppo di esperti e i fattori che li influenzano sono quelli legati agli Stati o al tipo di prodotto o servizio che la società quotata in Borsa tratta.

La scelta dell’asset dipenderà dalle nostre strategie, da che tipo di trader siamo. Alcuni prevedono investimenti a lungo termine, cassettisti. Altri una speculazione breve, se non addirittura intraday.

Migliori Broker per vivere di trading

Quali sono i migliori Broker per vivere di trading? Sono i Broker come detto spread-only, con commissioni basse, tanti servizi in favore dei trader e con regolare licenza per operare. Eccone 4 che possono fare al caso vostro.

eToro

Etoro (clicca qui per saperne di più) è una piattaforma di trading online nata nel 2007, che conta quasi 11 milioni di utenti iscritti, provenienti da 150 Paesi. Ecco i principali servizi che offre:

  • Copy trading
  • Social trading
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Per iscriversi gratuitamente su eToro cliccate qui ed aprite un conto demo.

78% dei trader retail perde soldi facendo trading con questo broker CFD. Dovresti considerare i rischi di perdita di denaro

OBRinvest

OBRinvest è un broker relativamente giovane, oltre a quanto detto fino ad ora, vanta due aspetti molto interessanti:

  • Fino a 4 account tra cui scegliere per iscriversi, col primo che prevede un versamento minimo di 250 euro
  • I segnali di trading offerti da un colosso del settore come Trading Central
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Plus500

Plus500 (qui trovate il sito ufficiale) è un broker con oltre dieci anni di servizio, con tutte le principali caratteristiche fondamentali.

Ecco in breve, perché si distingue:

  • Sponsor dell’Atletico Madrid dal 2015
  • Piattaforma Webrader estremamente user-friendly
  • Assistenza clienti molto preparata e proattiva (via mail o Live chat)
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